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GMAT test, 3 falsi miti da sfatare quando ti prepari

GMAT falsi miti

Il GMAT è un esame che valuta le abilità ritenute necessarie per potere frequentare con profitto un programma a livello master in management, economia, finanza, o altre discipline in ambito economico.
Non è un esame di inglese e non è un esame di matematica quindi vediamo questo falsi miti sull'esame GMAT.

1 - Sono bravo in inglese, ho preso 7.0 all’IELTS quindi sarà una passeggiata.

NO! Se è vero che ci vuole una conoscenza dell’inglese almeno discreta (è impossibile rispondere a dei quesiti formulati in inglese se non si conosce la lingua) l’esame GMAT non è un test della vostra abilità nel parlare né nello scrivere nè dell’ascolto. Abbiamo avuto studenti praticamente bilingui fare molta fatica per ottenere un punteggio adeguato, e al contrario, altri studenti con una conoscenza appena sufficiente della lingua arrivare a punteggi altissimi. La parte di logica richiede una comprensione profonda dei meccanismi dell’argument ,dei diversi modelli in cui viene proposto e dei percorsi risolutivi; diversamente non si riesce a rispondere in meno di due minuti (inclusa la lettura delle domande).
La parte di reading comprehension richiede la padronanza di tecniche di lettura veloce e capacità di analisi e di sintesi. Infine, per quanto riguarda la parte di grammatica (che sparirà nel 2024), non serve a nulla rispolverare il libro di grammatica del liceo: gli errori che dovrete correggere nelle domande proposte riflettono gli errori grammaticali e di sintassi che fa comunemente un native speaker USA, e non quelli che potreste fare voi, che l’inglese l’avete studiato a scuola; per voi è una lingua straniera e fate tutt’altro tipo di errori. Se ti stai preparando al test GMAT ti consigliamo uno dei nostri corsi.

2 - Sono sempre stato bravo in matematica

Sono sempre stato bravo in matematica, ho fatto anche due-tre-quattro esami di matematica all’università -analisi, matematica finanziaria, eccetera-quindi sarà una passeggiata. NO!
Se è vero che la fobia della matematica o un blocco che magari risale al liceo sono un problema da affrontare non da poco, avere frequentato lo scientifico e avere fatto qualche esame di matematica all’università non significa che superare la parte quantitativa sarà un’impresa facile. Non ci stancheremo mai di ripetere che la matematica del GMAT non è teorica ma molto applicativa; non è permesso di utilizzare un calcolatore e il tempo di risoluzione è circa di due minuti per domanda. L’esame non cerca di determinare se siamo dei computer viventi ma se riusciamo a utilizzare le nostre capacità logiche e analitiche per risolvere i problemi e, per quanto riguarda il data sufficiency, se siamo in grado di analizzare un problema, e determinare a che I livello i set di dati forniti siano adeguati e servano per la risoluzione.

3 - Mi prendo un mese o due di tempo e faccio solo GMAT

 

Mi prendo un mese o due di tempo e faccio solo GMAT, tanto sono abituato a farmi le studiate pre-esame di 10 ore per fila. NO! Il GMAT non è un esame nozionistico, non dovete imparare dei concetti e ricordarli. Non c’è da memorizzare quasi nulla (a parte le regole fondamentali del sentence correction). L’esame si basa sulla comprensione dei meccanismi portanti delle domande, e su quella dei percorsi risolutivi. E’ necessario quindi “metabolizzare” le materie, meglio se poco per volta e fare tanta pratica. L’ideale sarebbe di dedicare qualche mese alla preparazione, in parallelo con le vostre attività quiditiane (studio, lavoro).